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Questo piccolo David Hume, di cui Gilles Deleuze è coautore assieme ad André Cresson, è apparso in una collana divulgativa rivolta agli studenti nei primi mesi del 1952 - l'anno che precede il suo esordio filosofico "ufficiale" con Empirismo e soggettività, l'importante Saggio sulla natura umana secondo Hume. Oltre a testimoniare del precoce interesse manifestato da Deleuze nei confronti del filosofo scozzese, in questa monografia "a quattro mani" si possono riconoscere tutti i temi principali della sua originale interpretazione. Lasciando a Cresson l'onere dell'esposizione della filosofia teorica dell'autore, Deleuze esplora, valorizza e ricerca invece tutti quegli aspetti che caratterizzano la pratica dell'uomo in società - dalla morale all'estetica, e dalla critica della religione alla politica - per mostrare che «Hume è innanzitutto un moralista, e dunque un sociologo, uno storico, prima di essere un filosofo», e per poterlo essere veramente. Il volume è corredato da un'ampia selezione di Estratti dalle opere di Hume, sempre a cura di Deleuze, che permette di approfondire la base testuale su cui si fonda la sua originale interpretazione.