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Quale pratica di pensiero può aiutarci a comprendere e trasformare la vita collettiva e le sue forme nelle condizioni assegnateci dalla modernità? Secondo Bruno Karsenti, se la filosofia politica vuole rispondere a questa domanda deve anzitutto riconoscere che qualcosa è cambiato nella sua narrazione millenaria in seguito all'emergere delle scienze sociali, cioè di un nuovo sapere sull'uomo e sulla storia che cerca di rispondere alla crisi intellettuale e politica che ha investito le società europee a partire dalla Rivoluzione francese. Intrecciando un dialogo con autori classici e contemporanei del pensiero politico (Rousseau, Agamben, Foucault) e delle scienze sociali (Comte, Bourdieu, Boltanski), Karsenti passa da una filosofia all'altra con il proposito di mostrare come uno scambio tra discipline, oltre ogni compartimentazione, favorisca il venire alla luce di una filosofia politica rinnovata dalle scienze sociali. Solo così diventa possibile uscire dalle secche della nostra esperienza della politica, ancora intrappolata dal mito liberale dell'individuo e da quello di un potere che fonda le relazioni, per pensare e praticare in modo diverso la nostra condizione moderna.