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La pandemia ha sconvolto il nostro modo di vivere. Ha ucciso, chiuso, isolato. Ha privato del lavoro, impoverito, accentuato disuguaglianze e allo stesso tempo ha alimentato molte proteste. Alcune manifeste, altre latenti. Ad arrabbiarsi per le misure di contenimento del contagio sono stati davvero in tanti: gran parte delle categorie produttive del terziario, intellettuali, studenti, giovani, cittadini. Da molti anni non si vedeva un'inquietudine sociale così diffusa. Pólemos è tornato scontrandosi con i decreti, i limiti, i controlli imposti dal Leviatano. Tuttavia, non è ancora chiaro se la rabbia sociale sia in grado di trasformarsi in conflitto e rappresentare la spinta verso un mondo migliore: più giusto, più libero e umano. Patrizio Paolinelli ci accompagna nell'analisi del presente e nelle ipotesi per il futuro interpellando sindacalisti, studiosi e un ex ministro. Interviste a Maria Grazia Gabrielli, Paolo Ferrero, Marino Masucci, Giulio Sapelli, Francesco Schettino, Giovanni Sgambati.