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I versi di Guglielmo Aprile si insinuano chirurgicamente nelle pieghe del nostro andare a volte distratto e individualistico. Siamo così "costretti" a esitare, a chiederci il motivo per cui la loro lettura ci abbia smosso, provocato, inquietato spingendoci ad osservare con maggiore attenzione quanto e chi ci sta attorno, a fare il punto sul nostro cammino, a verificare il senso di quel che facciamo e siamo. Immagini struggenti e musicali attendono chi si accosta al chiaroscurale calore di questo scoppiettante Falò.