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In viaggio verso Tirano sul Trenino Rosso del Bernina, l'ispettore Passalà fa conoscenza con un noto direttore d'orchestra svizzero, che all'altezza della fermata di Miralago scompare misteriosamente. La sua sparizione innesca una serie di avvenimenti sui quali l'ispettore si trova a indagare insieme ai suoi collaboratori e agli amici della polizia elvetica. Oltre a loro, protagonisti indiscussi di questa seconda indagine del malinconico ispettore siciliano trapiantato in Valtellina sono i colori stupendi dell'autunno, il piccolo treno patrimonio mondiale Unesco che attraversa lentamente una valle incantata e il lago di Poschiavo, incastonato in un panorama montano che sembra dipinto da Segantini. Passalà che osserva pensoso dal finestrino questo angolo di paradiso è l'immagine iniziale di una trama intricata e complessa: una persona è scomparsa ma il suo cadavere non si trova, e nemmeno si riesce a immaginare il movente del presunto omicidio. Sembra il rebus più difficile della lunga carriera dell'ispettore, ma un aiuto inaspettato getterà una luce nella sua mente aprendola alla soluzione del caso, e forse non solo.