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La maledizione del Dakota: dall'omicidio di Sharon Tate da parte della setta di Charles Manson all'assassinio di John Lennon, tutti i misteri e le coincidenze che legano morti violente e sospette di nomi della musica, del cinema e dello spettacolo al celebre palazzo di New York, quello in cui fu girato il film "Rosemary's Baby" di Roman Polanski, marito di Sharon Tate, e davanti al quale fu ucciso John Lennon. Il Dakota pare sia stato teatro di riti satanici, legato al celebre esoterista Aleister Crowley (fondatore del moderno occultismo nonché fonte di ispirazione per il satanismo, la cui faccia compare inoltre sulla copertina di sgt. pepper's lonely hearts club band dei Beatles). Crowley negli anni Cinquanta ispirò Anton LaVey, fondatore della Chiesa di Satana (di cui poi sarà nominato reverendo Marilyn Manson). E Anton LaVey collaborò con Polanski (che è sempre stato un grande fan di LaVey) per rendere credibili i rituali satanici presenti nel film "Rosemary's Baby". Questo avvincente saggio spiega in maniera ben documentata ma anche assai accattivante che - per quanto sia stato il "White Album" dei Beatles a entrare nel processo dell'omicidio della moglie di Roman Polanski (l'attrice massacrata all'ottavo mese e mezzo di gravidanza dai seguaci della setta di Manson) - in realtà forse non è stato quel disco a ispirare il delirio omicida ma un altro famoso "monumento" dello spettacolo: il Dakota.