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Gli album di Hatfield and the North e di National Health sono considerati da critici e appassionati come gemme della Scuola di Canterbury e di tutta l'iconografia del progressive inglese. Il suono all'interno dei microsolchi racchiude il compendio di molta della musica che ha caratterizzato il periodo che inizia nel 1965 e termina all'incirca nei dieci/quindici anni successivi. A nord di Londra racconta la genesi e lo sviluppo di queste due formazioni e del loro viatico musicale all'interno del quale cercano di restare immuni a tutto il cambiamento culturale, di pubblico e di gusti del mercato di riferimento dopo l'avvento del punk e della disco music. Nel racconto, la musica dei due gruppi diventa quindi l'epitome di tutta quell'arte libera, di ricerca, senza compromessi e fondativa di molta altra che la seguirà, anche in altre forme, diventando una sorta di collegamento tra mondi musicali alternativi o in antitesi che vengono magistralmente racchiusi in un unico disegno. Entrambi sono considerati i "supergruppi" della Scuola per definizione, dato che possedevano tutti gli elementi e il talento necessari per dare vita a una proposta musicale unica, intensa ed emozionale. Il loro importante lascito musicale è senz'altro quello di aver saputo condensare tutta la lezione della Scuola e di averla miscelata con il meglio del prog-rock e di un certo jazz elettrico.