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Il mondo sembra costituito da due realtà o forze misteriosamente concomitanti: per un verso l'inesauribile potenza e bellezza della natura, per l'altro l'inesauribile dominio del male, diabolicamente operante sia nella natura stessa sia nella società e nella storia. Intorno a tale dilemma gravita la meditazione poetica di Mario Andrea Rigoni: sorta di diario-testamento (prosecuzione del precedente "Colloqui con il mio demone") nel quale l'esperienza personale (infanzia, natura, amore, dolore, lutto, inesistenza o lontananza di Dio) si salda costantemente alla visione metafisica. Con questi versi d'impressionante immediatezza ed evidenza, rese possibili da uno stile poetico tanto incisivo quanto semplice, il libro, che esplora vari lati della nostra "immanenza" nell'essere, rappresenta un unico e prezioso contributo al nostro panorama letterario. Analisi metrica di Luigi Cerantola; Postfazione di Francesco Rognoni.