Tab Article
Benito Pérez Galdós condivise con i lettori argentini del quotidiano «La Prensa» alcuni episodi di cronaca spagnola che avevano destato grande scalpore in patria. Tra questi un omicidio a sfondo ecclesiastico: nel 1886, un anno dopo la fondazione della diocesi di Madrid, mentre si reca a celebrare la Messa delle Palme il primo vescovo metropolita viene avvicinato da un sacerdote. Una volta raggiunto il vescovo sul sagrato della chiesa, il sacerdote estrae una pistola da sotto la tonaca e gli spara tre colpi, uccidendolo. Seguono l'arresto, la carcerazione, la condanna a morte (poi commutata in manicomio a vita), sotto l'occhio dell'opinione pubblica ossessivamente interessata al dramma. Pérez Galdós, che ebbe modo di intervistare l'assassino in carcere pochi giorni dopo l'omicidio, scrisse in tre puntate la cronaca di un crimine che ebbe un impatto sociale talmente forte da generare una serie di altri delitti ecclesiastici. Una delle primissime testimonianze di noir spagnolo, in anticipo di quasi cent'anni su "A sangue freddo" di Truman Capote.