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Il buon seminatore conosce la buona terra in cui gettare il seme; e Philéas Lebesgue, druido, poeta e contadino, ha seminato il buon grano nella sua amata Piccardia e la buona tradizione nei cuori più puri. Coltivando le sue piante, arando i suoi campi, conducendo le sue greggi, egli ha conosciuto intimamente l'animo dell'Uomo e della Natura, e queste "Mie semine" è di certo il tesoro che scaturisce da un'autentica vita tradizionale, lontana da occultismi metropolitani e neo-paganesimi vuoti d'ogni sostanza. Molto si parla oggigiorno di ecologia, di rispetto dell'ambiente e della vita; ebbene, anche la tradizione insegna a ritrovare questo sommo bene, ma percorrendo tutt'altro sentiero, che è quello dei Padri, e che il signor Lebesgue ci consegna con quel suo cuore purissimo di uomo rimasto semplice come un bambino. Tra pagine che toccano le più alte vette della mistica druidica e cristiana, discorsi storico-etnografici e dolci poesie e canzoncine dedicate al paesello natio, questo libro è il frutto saporito che nasce dall'Albero della Vita, colto da un uomo buono per i cuori di buona volontà dell'avvenire.