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In questo libro, abbinato a un museo, si racconta, con anche numerose immagini, di un mondo finito appena ieri. Di quando i contadini della Bassa, come tutti i contadini, lavoravano la terra con poche e semplici attrezzi, sostanzialmente immutati nei secoli, e potevano contare solo sull'energia muscolare propria e degli animali da lavoro. Spaziando dai temi generali a quelli particolari di un mondo piccolo padano, di un tempo senza macchine, e ormai senza testimoni, percepito dai più come un passato remoto. La storia antica, il lavoro dei campi, gli oggetti, le attrezzature, la casa, la famiglia, i rapporti di lavoro, i mestieri del borgo rurale; la saggezza e le conoscenze tramandate oralmente di generazione in generazione; i canti del lavoro e di protesta. Un mondo cancellato dall'avvento della meccanizzazione dell'agricoltura, destinata a rivoluzionare in un breve lasso di tempo gli antichi modi di produzione ed a segnare irreversibilmente la fine di una cultura millenaria fatta di consuetudini e serialità, di profonda conoscenza di un limitato spazio ambientale; profondamente legata alla terra, alle vicende delle stagioni e alla concretezza della fatica quotidiana.