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Il commissario Tinon è un uomo piacevole, la sigaretta sempre tra le dita, accesa o spenta. Ama il suo lavoro perché, proprio come un puzzle o un antico mosaico, "richiede la ricostruzione dei fatti e della personalità degli individui coinvolti e l'incastro di tutti gli elementi - orari, testimonianze, atteggiamenti - in un insieme che deve risultare in armonia con tutto il materiale raccolto". Quando è in difficoltà, ne parla con la fidanzata Camilla che lo aiuta con suggerimenti e consigli preziosi. I vari personaggi sono descritti con cura, mettendone in luce l'aspetto psicologico e le peculiarità; tra le vittime, c'è una squillo di lusso, un commercialista ricco e affascinante, una modella, un chirurgo plastico. I racconti sono scorrevoli e conditi con uno stile ironico che alleggerisce la tensione. Sullo sfondo, c'è Milano con le sue vie affollate e piene di negozi, dove arte, moda e cultura fluiscono incessantemente creando occasioni di ritrovo ed eventi mondani.