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In una Cosenza ancora "provincia babba", cioè sprovveduta, negli anni '70 domina una malavita dedita più che altro allo sfruttamento della prostituzione, al contrabbando delle sigarette, alla ricettazione delle merci rubate dai TIR, ai furti e alle rapine. Il livello della violenza e ancora basso, man mano pero che a Cosenza e provincia si sviluppa e cresce il benessere si sviluppano e si trasformano anche le bande giovanili, i clan, gli appetiti, le rivalità. Finché, ucciso per decisione dei nuovi giovanissimi protagonisti il padre padrone della vecchia mala cosentina, Luigi Palermo "U Zorru", scoppia la prima delle guerre di bande. Protagonista indiscusso di questa incredibile epopea ventennale di cronaca nera e Francesco "Franco" Pino. Conquista tutti e sette i gradi di appartenenza della ndrangheta, fino al "merito" massimo e riservatissimo, diventa il capo della più forte e ramificata banda cosentina e si guadagna non a caso l'appellativo di Boss dagli Occhi di Ghiaccio.