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Nell'anno 1315 infuria la guerra tra fiorentini e pisani, che vedrà una sorprendente conclusione. Tra i condottieri dell'armata pisana spicca Castruccio Castracani, che diventerà signore di Pietrasanta, ed è qui che si svolge la storia che ancora una volta vede protagonista il monaco Benedettino Guidubaldo da Motrone, ora divenuto abate di Camaiore. La vittoria dei ghibellini pisani non ha sopito la volontà di riscatto della comunità guelfa, che si manifesta anche con forme di boicottaggio delle importanti mura difensive che Castruccio vuole realizzare. La storia si tinge di sangue quando le mura diventano teatro di una tragedia sul lavoro, e il giovane amico Rolando aiuterà Guidubaldo a far luce sull'accaduto, e a evitare che la responsabilità dell'incidente ricada su un innocente. Ancora una volta, la cultura e la scienza, oltre al suo innato acume e alla sua perseveranza, verranno in aiuto di fra' Guidubaldo, che riuscira a trovare le prove per smascherare il vero colpevole.