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Il mondo del lavoro del XXI secolo presenta delle differenze sostanziali rispetto a quello di alcuni decenni fa: oggi il lavoro e caratterizzato da elevati gradi di automazione tecnologica, cresce sempre più la presenza di soggetti con diverse origini culturali e sociali e si riscontra una maggiore presenza di differenze personali in riferimento a caratteristiche demografiche, a valori e stili comportamentali. Stress, tecnostress, burnout, mobbing, straining e stalking sono termini che nel recente passato corredavano in maniera sporadica il linguaggio proprio di chi si occupava della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ogni anno più di 41 milioni di lavoratori dell'Unione Europea soffrono di stress da lavoro, con una perdita di milioni di giornate lavorative; pertanto, la valutazione e la gestione dei fattori dei rischi psicosociali assume, oggi, un'importanza sempre più rilevante, e la garanzia dei diritti dei lavoratori deve diventare una delle priorità di governi e aziende.