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Sara nasce a Padiglione di Tavullia (Pesaro) nel 1978 e muore a soli sette anni e mezzo. Nella sua breve vita coltiva un rapporto privilegiato di amicizia con Gesù Eucarestia e con la Madonna, come testimoniano tante persone e i suoi genitori, che hanno raccolto un diario di memorie. A soli 5 anni si ammala di un tumore che la costringe a interventi e cure dolorose. Nel corso della malattia, però, Sara non si lamenta mai e matura una fede nel Signore che sorprende i sacerdoti che seguono il suo cammino. È lei a consolare i genitori, spiegando: «Vorrei andare da Gesù ora che sono bella, voglio essere sempre sorridente, voglio morire così come mi ha fatto il Signore». Si riferisce alla purezza dell'infanzia contrapposta alla vecchiaia del peccato. Dopo la sua morte, si moltiplicano le testimonianze di particolari grazie ricevute in Italia, Africa e Argentina... Sara vive la teologia della "Piccola via" di santa Teresa di Lisieux, che ha spinto la Chiesa nel corso del Novecento a riconoscere il principio dell'eroicità relativa, ovvero la chiave di volta di tutta la tematica della idoneità dei fanciulli all'esercizio delle virtù eroiche. Il libro non intende "santificare" la piccola, ma raccontare la sua vicenda umana e illustrare, attraverso la sua vita, il percorso del Magistero della Chiesa in merito al mistero della santità bambina. Contiene quindi utili riferimenti e comparazioni con la vita di altri piccoli testimoni del Vangelo e con il pensiero dei più grandi teologi, santi e papi che hanno trattato l'argomento.