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«Questo libro non è un'autobiografia. Non può essere neppure una confessione, dato che questa è coperta dal segreto del sacramento. È piuttosto una testimonianza della cattolicità della mia Ortodossia, messa per iscritto per obbedire non tanto ai miei superiori, ma ai miei amici». In questa affermazione di Alexandre Siniakov stanno tutta la meraviglia e la prospettiva, originale e straordinaria, che questo figlio del comunismo sovietico, divenuto monaco ortodosso nella cattolica Parigi, consegna oggi ai suoi lettori. Un viaggio dello spirito verso un cristianesimo aperto e accogliente, capace di compassione (anche intellettuale); una fede nata nelle steppe, contemplando la Via lattea e maturata camminando insieme agli uomini e a due asini fattisi compagni di una scelta di vita. Oriente e Occidente si intrecciano nel racconto di questa semplice vita di un ragazzo che voleva conoscere le lingue del mondo e amare Cristo; e che oggi lavora nella Chiesa per una nuova Pentecoste cui tutti siamo, nell'amore, chiamati.