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Trenta piccole meditazioni e un quaderno per la riflessione personale per il tempo di Avvento e Natale insieme a don Tonino Bello. «Per noi le partenze sono molto più laceranti. Ci viene chiesto di abbandonare i recinti delle nostre sicurezze, i calcoli delle nostre prudenze, il patrimonio culturale di cui siamo solerti conservatori. È un viaggio lungo e faticoso. Quasi un salto nel buio. Ci vengono garantiti solo dei segni: un bambino, le fasce, la mangiatoia. I segni della debolezza, del nascondimento e della povertà di Dio. Un bambino inerme».