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Il titolo del volume "Diritto e medicina. Un'ipotesi di dialogo tra le scienze" suggerisce al lettore l'idea del progetto editoriale che ha mosso le curatrici a promuovere l'opera e, prima ancora, il convegno del quale, appunto, si raccolgono in parte gli atti. Ovverosia promuovere "un dialogo", un confronto diretto tra clinici e giuristi sul presupposto che solo attraverso lo "sfregamento di anime" - per mutuare un'espressione riferita ai dialoghi di Platone ma che rende bene l'idea di una riflessione scientifica basata sul contradditorio tra differenti saperi disciplinari - si riesce a far emergere efficacemente la complessità globale dei problemi e a tracciarne linee di analisi più profonde e consapevoli. Il volume, che intende essere solo il primo di altri, caratterizzati dalla medesima contaminazione della medicina con le scienze umane e sociali, si interroga, nella parte iniziale, su uno dei temi centrali di medical law, vale a dire il rischio clinico e gli incidenti all'interno del sistema complesso della sanità, sui quali si innesta la prospettiva più specifica delle conseguenti responsabilità professionali...