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Il libro tratta una tematica da qualche tempo ben presente nel dibattito giuslavoristico europeo, la tutela del lavoro nel distacco transnazionale. Attraverso una peculiare prospettiva, l'intento del volume è la verifica dei limiti esistenti, in materia, all'intervento regolativo degli Stati membri dell'Unione. Dopo l'esame critico della normativa eurounitaria in generale, la riflessione è incentrata sulle possibili applicazioni della clausola di «ordine pubblico» prevista all'art. 3, paragrafo 10, della direttiva n. 96/71. Anzitutto sono indagati modalità e spazi che l'ordinamento europeo riconosce ai singoli Stati al fine di introdurre disposizioni di ordine pubblico a favore dei lavoratori distaccati sul loro territorio. Si passa poi a verificare, dal punto di vista dell'ordinamento italiano, quali fonti possano prevedere tutele lavoristiche e quali di queste a tale clausola siano riconducibili. La ricerca approfondisce il significato del complesso concetto di ordine pubblico muovendo da discipline diverse - il diritto internazionale privato, il diritto dell'Unione, il diritto civile, il diritto del lavoro - e si pone al centro del dibattito più generale sull'esistenza di residui ambiti nazionali di definizione delle regole lavoristiche nel mercato unico europeo.