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I servizi sanitari e i servizi socio-assistenziali rientrano nella definizione di "servizi di interesse generale", elaborata dalla Commissione europea e riconosciuta dalla giurisprudenza della Corte di giustizia europea. Si tratta di una qualificazione giuridica che, da un lato, assegna agli Stati membri la competenza in ordine alle modalità di organizzazione, gestione ed erogazione dei servizi di welfare e, dall'altro, identifica le organizzazioni non lucrative che l'ordinamento giuridico, europeo e nazionale, riconoscono quali soggetti deputati all'erogazione dei servizi socio-sanitari. Nell'Unione europea, una larga parte dei servizi socio-sanitari risulta organizzato ed erogato dalle organizzazioni non profit e dalle imprese sociali. In conseguenza degli obiettivi perseguiti e delle caratteristiche organizzative peculiari delle organizzazioni non profit, l'ordinamento giuridico eurounitario ha elaborato una disciplina normativa relativa alle esternalizzazioni (contracting-out) e alle diverse forme di partnership tra enti pubblici e soggetti non profit che valorizza le specifiche finalità, segnatamente di coesione sociale e di solidarietà, che i servizi di interesse generale sono chiamati a realizzare. In questa prospettiva, il volume si propone di analizzare se e in che misura il framework legislativo, europeo e nazionale, influenzi il funzionamento, l'organizzazione e la struttura degli enti non profit impegnati nell'erogazione di servizi socio-sanitari e se e in che misura i servizi di interesse generale possano essere esclusi dal principio di concorrenza.