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"Non deve trarre in inganno l'interrogativo che figura nel titolo di questo libretto. Nessun dubbio sulla sovranità della Costituzione - almeno alla stregua dell'architettura che la Carta disegna. I dubbi nascono dalla incertezza sulla volontà politica di applicare, attuare a livello di legge ordinaria, le regole che funzionano da cornice e cerniera dell'ordinamento. Dunque, una spinta assolutamente positiva che inciampa nella constatazione che sempre più spesso le norme "costituzionali" sono intese come insieme di buoni principi, una sorta di vademecum culturale. Chiaro, allora, l'obiettivo che ho avuto di mira: uno sguardo su come andrebbero le cose, quantomeno per ciò che ne concerne la normazione, se chi produce e, soprattutto, chi è chiamato a confezionare atti giuridici, tutto ciò facesse nella più rigorosa osservanza delle regole al vertice della struttura positiva. Rispetto a questa ultima va tenuto presente che, quando se ne parla, quando intorno ad essa e su di essa si lavora, bisogna considerare che globalizzazione, in rebus juridicis, significa imprescindibile occhio oltre i confini - se non altro, per evitare falsi problemi. [...]".