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Diritto privatizzato, contrattualizzato, senza luogo, soft, fondato sull'effettività, à là carte: il volume "Diritto proteiforme e conflitto sul diritto" analizza, con gli strumenti del costituzionalista, la metamorfosi delle fonti del diritto. Lo studio muove da un percorso fra le teorie del diritto (dalla connessione fra diritto e morale e dal rapporto fra diritto e giustizia al normativismo e all'istituzionalismo, dalla teoria coercitiva al diritto come agente di trasformazione sociale) per proporre la definizione del diritto come proteiforme. Non esiste un diritto connotato assiologicamente o un diritto "senza diritto": il diritto esprime e veicola, stabilizzandola e proiettandola nel futuro, la materialità dei rapporti di forza, quali essi siano. L'orizzonte che ne consegue è la lotta sul e per il diritto: un conflitto che oggi si concretizza nello scontro fra due orizzonti in senso lato costituzionali: il costituzionalismo e la global economic governance. La monografia tratteggia i connotati del "nuovo" diritto, nella sua tensione con il diritto del costituzionalismo, anche attraverso l'approfondimento di due casi di studio (le corti arbitrali in materia di controversie Stato-investitore e la soft law).