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"Passi perduti", è un affresco della storia politica e istituzionale italiana attraverso le testimonianze di sedici autorevoli firme del giornalismo. Dalla nascita della Repubblica ai giorni nostri. Un libro che racconta il passato e aiuta a capire il presente. Tra il più anziano e il più giovane degli intervistati passano quasi 50 anni. Diversi sono gli stili, le storie professionali, il modo di guardare il mondo. Varie le idee, la formazione e le convinzioni politiche. Ad unirli, l'essere stati dei testimoni privilegiati delle vicende che narrano, aver vissuto "dentro" le notizie. Così, sfogliando Passi perduti, è possibile trovare le origini della Repubblica nel racconto di chi ha vissuto lo straordinario laboratorio politico che fu la Firenze della Liberazione. È lì che nacque lo spirito che avrebbe caratterizzato la Costituente e il sistema dell'informazione nei 50 anni seguenti. Ci sono, poi, i tormentati anni Settanta osservati da chi diresse in quel decennio uno dei maggiori quotidiani italiani. C'è, inoltre, la storia dei grandi partiti di massa della Prima Repubblica, il racconto dell'Italia di minoranza, quello della destra politica e le analisi della lunga (e non conclusa) stagione di transizione in cui siamo immersi. Ma la storia e la politica non sono fatte solo di idee, così nel volume è possibile trovare anche i ritratti irriverenti dei protagonisti dell'Italia dominata dalla DC e il racconto di chi in Parlamento c'è arrivato con la voglia di cambiare il sistema ed è finito come il marziano di Flaiano. Caso Moro, P2 e presidenza Iotti sono 3 momenti importanti nella storia della Repubblica. Sono ricostruiti, con straordinaria efficacia, da chi ha avuto la ventura di viverli. Una serie di schede di approfondimento e di box consentono di comprendere scenari e contesti in cui le testimonianze sono inserite. Le immagini e le foto permetto, infine, di dare un volto e concretizzare nomi e luoghi spesso citati, ma che pochi conoscono.