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La Costituzione italiana è tra le più attente al fenomeno religioso. Ma l'affermarsi di nuovi diritti e pratiche religiose mette alla prova sia l'efficienza della disciplina costituzionale, sia l'efficacia delle elaborazioni dottrinali. In che modo, allora, gli studiosi della Costituzione italiana guardano oggi alla religione? Quando, quanto e perché la religione è considerata un fenomeno a rilevanza giuridica dalla dottrina costituzionalistica? Come cambia l'interpretazione della disciplina costituzionale delle religione davanti alla crisi dei tradizionali paradigmi di gestione politica e giuridica del fenomeno religioso? Alla luce degli attuali processi di pluralizzazione e ricomposizione della demografia religiosa il punto di vista degli studiosi del diritto costituzionale e pubblico capovolge e affianca la tradizionale prospettiva degli specialisti del dritto ecclesiastico e dei rapporti Stati/Chiese. Gabriele Fattori osserva i risultati dell'approccio della dottrina costituzionalistica al fenomeno religioso attraverso i riferimenti della manualistica costituzionale alla religione selezionati e tematizzati in un ampio repertorio di appendice. Il repertorio analitico della manualistica costituzionale individua così le intersezioni tra diritto costituzionale e diritto ecclesiastico e mette a disposizione di tutti i cultori delle discipline giuridiche e delle scienze sociali interessati alla tematica religiosa uno strumento inedito di analisi delle traiettorie e delle prospettive del diritto costituzionale della religione.