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La monografia scientifica di Giuseppe Cantarano - "La comunità impolitica", un libro rivolto a studenti e studiosi di filosofia politica - porta a sintesi i risultati più radicali del dibattito filosofico-politico degli ultimi anni, individuandoli in quella linea di pensiero che in Italia ha fatto riferimento alla categoria dell'impolitico. Dalla constatazione dell'esplosione o dell'implosione di qualsiasi orizzonte di senso, l'autore dichiara il definitivo esaurimento della possibilità di ricondurre il senso a una significanza di tipo generale. È da tale nichilismo che scaturiscono le determinazioni dell'impolitico: la sua indisponibilità nei confronti di ogni teologia politica, l'interruzione di ogni transito tra potere e Bene, l'artificialità dell'unità della polis, l'inestinguibilità del conflitto - caratteristica tragica del politico moderno - e la necessità di operare, pur sapendo che ogni operare è vano. Tuttavia, questo apparente stallo non esime dal porre domande ulteriori: una volta assunto il nichilismo come l'orizzonte all'interno del quale siamo collocati, quali nuove forme politiche possono essere realizzare? La risposta - è quanto emerge da "La comunità impolitica" - va cercata nella definizione stessa di nichilismo. Prefazione di Roberto Esposito.