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La raccolta di scritti "Diritto e prassi del mercato finanziario" indaga il mercato finanziaria e l'intermediazione finanziaria e muove dall'indagine dei contratti bancari e dei contratti finanziari, e dei contratti c.d. ibridi, con componenti derivative e finanziarie, per esaminare, sempre sul piano della natura finanziaria e della qualificazione giuridica, le fattispecie dell'indicizzazione, proprie dei finanziamenti a tasso variabile e dei c.d. tassi negativi. Gli scritti ora raccolti in "Diritto e prassi del mercato finanziario" esaminano, nell'arco di dieci anni, le fattispecie del diritto del mercato finanziario sotto il profilo delle possibili patologie e del contenzioso, che è molto diffuso, ma l'obiettivo della riflessione è la fisiologia, la valutazione dei fenomeni, attenta alla prassi ed ai limiti che, ad essa, inevitabilmente, pongono le regole giuridiche, anche nella dimensione della concreta applicazione da parte della giurisprudenza, con la concretizzazione di clausole generali vecchie e nuove (la buona fede e la correttezza, ma anche la trasparenza, nella sua particolare declinazione di misura del rischio, in ambito finanziario) e l'applicazione di non pochi precetti di condotta di forma di vario contenuto, fonte ed ispirazione. Peculiare attenzione è dedicata all'autonoma natura del contratto di investimento rispetto ai singoli atti di investimento e in dipendenza, di volta in volta, del diverso servizio di investimento (negoziazione, esecuzione di ordini per conto del cliente, gestione individuale o consulenza). La prospettiva è il ruolo di titolare di un ufficio di diritto privato dell'intermediario, nel contesto di regole che trascorrono da un sistema incentrato sulla disciplina dei conflitti di interessi, e della trasparenza, alla nuova linea di tendenza della product governance.