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"Da territorio inesplorato, la responsabilità nei rapporti tra familiari si è trasformata, nel breve volgere di tempo, in luogo di indagine approfondita e, da ultimo, di contesa. Calato il sipario dell'immunità, gli interpreti sono rimasti affascinati dalle suggestioni esercitate dall'incontro tra due dei settori più vivaci del diritto privato moderno, destinato a realizzare una sovrapposizione dell'obbligazione risarcitoria e del rapporto familiare con effetti ben più dirompenti di quelli procurati dalla mera intersezione degli stessi, provocata dall'illecito che coinvolga un familiare, come autore o come vittima, ed un soggetto terzo; intersezione cui consegue una coincidenza parziale dei due aspetti, limitata, sul fronte debitorio, alla responsabilità dei genitori per il danno cagionato dai minori ex art. 2048 c.c. e, sul fronte creditorio, alla vicenda del danno ai congiunti. Ammettere la responsabilità per i danni in famiglia, infatti, significa misurare la tenuta del sistema rispetto a diversi piani: relativamente all'equilibrio tra autonomia e eteronomia nella organizzazione dei rapporti interni al nucleo; alla compatibilità tra il diritto privato generale e la normativa di settore, già contenente rimedi propri contro i danni e la previsione di conseguenze per la violazione degli obblighi familiari."