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Questa cronaca illustrata offre una narrazione approfondita e originale dell'epopea tibetana e della vita del Dalai Lama. Attraverso le testimonianze di chi gli è stato vicino e un tesoro di oltre quattrocento immagini dell'inestimabile bellezza del Tibet, racconta quella che è stata la creazione dal nulla di una nazione in esilio e la lotta instancabile di Sua Santità per il suo popolo. In un ricco intrecciarsi di biografia, storia e tradizione, compone un resoconto dettagliato non solo dei tumultuosi eventi che hanno costretto il Dalai Lama a intraprendere il suo cammino, e che da una situazione di grande pericolo l'hanno portato a imporsi come personalità internazionale, ma anche delle sue iniziative di rilevanza mondiale per alleviare la sofferenza dei popoli, sconfiggere i problemi del mondo e promuovere il benessere dell'umanità attraverso lo sviluppo di un'etica universale e compassionevole e di una collaborazione tra scienza e religione. Tendzin Choegyal aveva tredici anni quando, nel 1959, seguì il fratello maggiore, il Dalai Lama - all'epoca ventitreenne - nella sua pericolosa fuga verso l'India. Decenni dopo, ha chiesto con insistenza al suo vecchio amico Tenzin Geyche Tethong - per quarant'anni collaboratore personale del Dalai Lama - di raccontare la storia del loro popolo. Ai due anziani della comunità tibetana si sono unite l'iconografa Jane Moore e una squadra di creativi, e dai loro sforzi è nato un ritratto intimo, memorabile, esaustivo, che offre in questi tempi incerti una rinfrancante retrospettiva su un leader, una cultura, una causa e una visione che hanno conquistato l'attenzione e i cuori delle persone in tutto il mondo.