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Una conversazione tra Flaminia Gennari Santori e Bartolomeo Pietromarchi ci guida alla scoperta della grande mostra che si dipana attraverso gli ambienti storici di Palazzo Barberini e undici sale aperte al pubblico per la prima volta e restituite alla città, con un'appendice espositiva al MAXXI. L'intendimento dei curatori è stato quello di far dialogare originalmente arte antica e arte contemporanea attraverso un meditato accostamento (esaltato dalle installation views di Agostino Osio) di 37 opere di 25 artisti dalle collezioni delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini e del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, schedate da Michele Di Monte ed Eleonora Farina. Da Caravaggio a Giulio Paolini, da Raffaello a Richard Serra, da Bernini a Yan Pei Ming e molti altri a evocare la figura dell'artista, allo stesso tempo Narciso ed Eco, condannato a inseguire un'immagine, un riflesso, un'illusione, metafora declinata in innumerevoli sfumature nel ritratto e nell'autoritratto: dal potere all'erotismo, dall'intimo all'esotico, dalla temporalità alla spiritualità, dal concettuale al grottesco.