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Grazie a un appassionato racconto in presa diretta e al contributo di importanti fotografi scorrono sotto i nostri occhi alcuni degli eventi culturali più innovativi e dirompenti che hanno segnato cinquant'anni di storia italiana e internazionale, con al centro il lavoro, la vita e la personalità in continua evoluzione di Lucrezia De Domizio Durini, i suoi rapporti con personaggi come Joseph Beuys, Gino De Dominicis, Michelangelo Pistoletto, che hanno segnato il linguaggio artistico della seconda metà del Novecento e aperto la strada alle tendenze contemporanee più innovative, critici e curatori come Pierre Restany e Harald Szeemann, i quali hanno rivoluzionato i codici della comunicazione visiva, direttori di prestigiosi musei e istituzioni tra cui Thomas M. Messer del Guggenheim Museum di New York e Felix Baumann della Kunsthaus di Zurigo, galleristi d'avanguardia come Ronald Feldman a New York, Yvon Lambert a Parigi, Lucio Amelio e Peppe Morra a Napoli, filosofi, poeti, scrittori, giornalisti, editori, protagonisti della musica e dello spettacolo come Hans-Georg Gadamer, Ernst Nolte, Christoph Becker, Gian Ruggero Manzoni, Arturo Schwarz, Giorgio Gaslini, Lina Wertmtiller. Un work in progress che mette le numerose situazioni di cui Lucrezia De Domizio Durini è stata protagonista in rapporto al succedersi degli avvenimenti storici, alle metamorfosi del costume e della società. Sequenze di eventi che ci fanno rivivere un'epoca irripetibile ormai entrata nel mito, da cui emerge in controluce il valore del tempo, realtà emarginata in un'epoca di consumi rapidi come la nostra ma che rappresenta, afferma Lucrezia De Domizio: "L'unica verità di noi stessi, solo patrimonio che ci appartiene totalmente e possiamo gestire con indipendenza e libertà."