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"L'idea che abbiamo di museo contemporaneo e di museo pubblico è quella di un luogo nel quale si possa incontrare la bellezza e ci si possa arricchire, nel quale si entri per curiosità e diletto e si attraversi un'esperienza educativa. La mostra centra quest'obiettivo, accontentando nel contempo il pubblico più attento e colto, che riconoscerà i pregiati capolavori e il rigore scientifico del progetto espositivo, e quello meno esperto che si smarrirà nella bellezza delle pitture e nell'armonia delle composizioni. I quadri e le fotografie esposti in questa mostra ci raccontano di un mondo che non c'è più, nel quale affondiamo le nostre radici identitarie. I pittori della seconda metà dell'Ottocento tratteggiarono con minuziosa attenzione il mondo che vedevano, interpretando la propria epoca e descrivendo le diverse stratificazioni della società. La coscienza del vero è un viaggio nel tempo, la scoperta di un mondo che, a ben guardare, non è del tutto scomparso. È una realtà alla quale ancora apparteniamo, lontana nel tempo ma tuttora vicina." (Tiziane Mellarini)