Tab Article
Che tu sia collaboratore, manager o consulente, probabilmente ritroverai la tua storia in questo libro. O almeno parte di essa, perché la tua, come la mia, somiglia alle decine di altre che potrebbero essere raccontate su come mediamente si vive il lavoro oggi nelle grandi organizzazioni e nelle multinazionali. E su come gli strumenti del coaching possano contribuire non solo a gestire meglio se stessi, ma anche (soprattutto?) a navigare meglio in quel mare spesso burrascoso che sono le relazioni umane in azienda. Questo libro vuole sollevare un interrogativo: come mai, nonostante il raffinarsi dei mezzi culturali, dell'intelligenza emotiva, della vastissima letteratura sulle "buone pratiche di leadership", la qualità della vita nelle aziende sembra essere sempre peggiore? Tra risorse stressate, donne e uomini alle prese con sostanziali demotivazioni, capitale umano "devitalizzato", queste pagine vogliono essere una presa di coscienza, lucida e ragionata, che prende le mosse dall'aria stagnante di troppi uffici, dalle relazioni "pericolose" che rendono ancor più complessa una situazione già al limite. Questo è un libro che parla di relazioni e sulle relazioni; su cosa non funziona e su come creare antidoti; su cosa inasprisce gli animi e rende complicato l'apparentemente "semplice" atto di andare d'accordo con un collega, un collaboratore, un manager, un consulente. È un libro per tutti, perché si prende la briga di riconoscere che per un problema complesso c'è sempre una soluzione che possiamo costruire tutti insieme, ciascuno partendo dal proprio punto di vista, offrendo il proprio contributo. Un'ottima soluzione, peraltro, nascosta in piena vista quel tanto che basta per spingere a cercarla, prenderla e portarla via con sé. Il tutto con lo scopo finale di trasformare, finalmente, aziende terribili in organizzazioni fantastiche.