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Cosa significa progettare città e territori climate proof? Quali sono le barriere per una pianificazione efficace per tale sviluppo? Quali sono le implicazioni per la governance a livello locale? E qual è il rapporto tra i diversi livelli di governo del territorio oggi presenti a livello italiano? Da alcuni anni ormai si discute di un nuovo ruolo sia degli attori, come pianificatori e policy makers, sia degli strumenti, come piani e politiche urbane, in relazione alle sfide poste dai cambiamenti climatici. Sostenibilità, mitigazione, adattamento, energie rinnovabili, low-carbon transition e infine post-disaster planning, sono solo alcune delle nuove parole d'ordine che affollano il dibattito in seno alla disciplina urbanistica. Il presente volume, che nasce dall'urgenza e dalla necessità di affrontare tali questioni, aggiunge un ulteriore tassello a questi studi. Numerose realtà territoriali stanno sperimentando come e con quali conseguenze la questione climatica può essere assunta all'interno delle politiche e degli strumenti di governo del territorio. Regioni come Lombardia, Sardegna ed Emilia Romagna, o città come Trento, Torino, Milano, Mantova, Reggio Emilia, Bologna, Padova, Venezia, Ancona, Cagliari, sono solo alcuni tra gli enti che con più coerenza hanno indirizzato le proprie politiche verso l'innovazione climatica, integrando gli obiettivi di mitigazione con quelli di adattamento e aumentando il livello di relazione tra percorsi volontari e pianificazione ordinaria. La necessità di passare da una dimensione retorica verso una più progettuale richiede la formulazione di un nuovo approccio di governance della città e del territorio, in grado di coinvolgere i diversi ambiti delle pubbliche amministrazioni, attivare processi di innovazione degli strumenti, delle priorità, degli attori e delle strutture organizzative. Tale approccio rappresenta un nuovo modello per affrontare e gestire le sfide del cambiamento climatico verso una dimensione urbanistica climate proof.