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Il testo ha l'obiettivo di ricostruire le coordinate del dibattito sulla coesione sociale, così come emerge nella società contemporanea caratterizzata da complessità, contesti sempre più multietnici, diffusi processi di individualizzazione ma anche condizioni di diseguaglianza e precarietà più o meno evidenti. Poste queste premesse, il volume individua e analizza i fattori in grado di influire su forza ed estensione della coesione. Le condizioni che incidono sulla resilienza del fenomeno, inteso come collante sociale, includono la presenza di integrazione, la disponibilità di capitale sociale, alcune dinamiche cognitive che regolano la stabilità dei piccoli gruppi, così come specifici connotati strutturali tipici di reticoli anche molto grandi, sociali e virtuali, sino a individuare una specifica conformazione definita di coesione strutturale. Particolare attenzione è rivolta alla questione migratoria quale ambito rilevante per i suoi effetti sull'integrazione economica e per l'impatto sull'omogeneità sociale, relazionale e culturale nel contesto europeo. La questione della coesione si interseca, per queste vie, con quella dell'integrazione e dei rischi di esclusione. La definizione di un costrutto già così complesso dipende, quindi, da condizioni sempre più articolate e a loro volta multi-dimensionali. La gestione del processo di coesione si configura come una vera e propria sfida in cui elementi strutturali, cognitivi e sociali assumono pari rilevanza. La parte finale del volume utilizza i dati delle ultime waves dell'European Social Survey per mettere in evidenza l'importanza di un'ulteriore condizione che sottende tutte le altre: l'elemento contestuale, rappresentato dai diversi modelli di welfare in Europa. La specifica configurazione delle dinamiche viene, così, spiegata valutandola alla luce di opportunità e vincoli dipendenti dalle diverse politiche caratterizzanti le singole aree.