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I processi di globalizzazione socio-economica pongono le città dinnanzi a nuove sfide. Da un lato è cambiata la morfologia socio-territoriale, a seguito dell'aumento della mobilità quotidiana degli individui, e dall'altro le funzioni residenziali, produttive e commerciali si sono redistribuite sulla scala metropolitana. Parallelamente, è aumentata la competitività tra le città al fine di acquisire un ruolo centrale in uno scenario globale dai tratti sempre più competitivi. Per raggiungere tale obiettivo le città devono saper attrarre nuove popolazioni, risorse ed eventi e mantenere un miglior equilibrio tra le specificità locali e le dinamiche globali. Le risposte mutano in relazione alla forza o, al contrario, alla fragilità delle città da un punto di vista sociale, culturale ed economico. Il volume propone una lettura dell'argomento articolata in due parti. Nella prima l'attenzione si volge alle città del Mediterraneo e di alcuni contesti del Sud Italia attraverso l'analisi dei processi storici, sociali e culturali che ne hanno forgiati i tratti distintivi. Nella seconda parte si approfondisce lo Stretto, che racchiude le città metropolitane di Messina e Reggio Calabria, un'area emblematica di una mediterraneità fragile che si deve confrontare con le sfide della postmodernità. A partire dall'analisi empirica sono state indagate le ricadute dei processi di globalizzazione sulla morfologia socio-territoriale e sulla capacità attrattiva dell'Area al fine di enucleare gli elementi di criticità e soprattutto le potenzialità specifiche che aprono lo Stretto a nuovi scenari.