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Per molto tempo ai margini del dibattito pubblico e politico occidentale, lo spreco alimentare sta diventando un tema centrale nella più ampia riflessione sull'innovazione dei modelli di sviluppo locale e globale nell'ottica della sostenibilità e della giustizia sociale. Ogni anno nel mondo circa un terzo della produzione totale di cibo viene sprecato, con conseguenze economiche, ambientali e sociali devastanti. Un'enorme quantità di prodotti alimentari viene mandata in discarica mentre la fame e la povertà alimentare continuano ad affliggere il pianeta, anche nei paesi industrializzati dove si assiste all'emergere di nuove situazioni di disagio e di fragilità sociale. Il volume fa il punto sulle pratiche di riduzione dello spreco alimentare orientate all'inclusione sociale presenti in Italia, attraverso i risultati di una ricerca sul territorio nazionale: dalle esperienze di recupero e redistribuzione di prodotti alimentari invenduti e scartati, alle pratiche promosse all'interno delle reti di economia solidale a filiera corta locale, per arrivare, infine, alle piattaforme digitali sulle quali è possibile scambiare e condividere cibo. Superando una visione meramente economicistica, il libro focalizza l'attenzione sull'impatto sociale delle pratiche dell'antispreco alimentare, valutando se e in che misura esse possano essere considerate delle risposte innovative alla crisi che ha attraversato l'Italia nell'ultimo decennio, alle emergenti situazioni di disagio e di diseguaglianza, attraverso la ricomposizione del divario che separa comportamenti economici e dimensione sociale.