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Conoscere il linguaggio dell'ipnosi può rendere più efficace la comunicazione sia all'interno dei diversi setting terapeutici sia al di fuori di essi. La stretta associazione tra Milton Erickson e l'ipnosi è ben conosciuta. Eppure, si trattava solamente di uno dei tanti strumenti all'interno del suo arsenale terapeutico, sebbene fosse uno tra i più potenti. Questo libro presenta un'interpretazione di alcuni metodi ipnotici ericksoniani e riguarda principalmente l'induzione dell'ipnosi. Propone l'ipnosi come una sindrome e non come un'entità unica e definita. Inoltre, considera il termine "induzione" erroneo: egli infatti sostiene che l'ipnosi viene suscitata e non indotta. Al lettore verrà quindi introdotta l'ipnosi anche dalla prospettiva fenomenologica del paziente; verrà trattato il modello d'ipnosi classica, culla di quello ericksoniano; egli sarà quindi guidato nella comprensione del linguaggio ipnotico, della grammatica poetica del suscitare "stati"; infine gli sarà proposto il modello ARE: la spina dorsale dell'approccio ericksoniano all'induzione.