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Le discipline del Design della comunicazione, storicamente differenti nelle loro rispettive origini, convergono in una struttura unitaria dei saperi e delle competenze: quella delle culture visive. Le culture visive disegnano così un campo di comune appartenenza che incrocia l'area della cultura del progetto. Ed è in questa cornice che possiamo collocare i saggi contenuti in Progetto e culture visive che restituiscono la riflessione che ciascun autore, come soggetto coinvolto in esperienze didattiche, ha elaborato calando il piano teorico all'interno delle proprie sperimentazioni laboratoriali. Ciascun saggio pone l'accento su uno specifico nucleo di sapere riferito al Design della comunicazione, ciascuno di essi riveste la funzione di snodo connettendo il Design della comunicazione ad altre aree disciplinari. Vengono indagati gli artefatti comunicativi nelle loro strutture compositive e analizzati come forme visive organizzate, attraverso le quali comprendere le relazioni tra dimensione percettiva e dimensione semantica. Viene affrontata la relazione tra i diversi registri sensoriali; la centralità della dimensione percettiva nello studio del colore come atto complesso; l'interazione tra immagine e testo, tra funzione descrittiva del linguaggio verbale e di quello visivo, esaminato secondo un modello di decostruzione dei processi di interazione verbo-visiva. Il tema della tipografia come immagine crea dei ponti con gli altri temi affrontati per concentrarsi sull'immagine tipografica e l'espressività del carattere tipografico e giungere alle implicazioni della dimensione dinamica e interattiva, caratteristica della cultura digitale e delle sue influenze sulla concezione degli artefatti digitali. Sei contributi, sei piani interpretativi, che si offrono come strumenti per intraprendere un cammino nel campo del Design della comunicazione, nel cuore delle teorie del progetto e che testimoniano l'esigenza di alimentare il dialogo sulle culture alla base del progetto di comunicazione.