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Partendo dall'analisi etimologica della parola "abbraccio", gli autori ci accompagnano in un viaggio alla scoperta del nostro cervello e del modo in cui le informazioni che ci vengono trasmesse mediante un abbraccio raggiungono le aree cerebrali coinvolte nell'elaborazione delle informazioni emotive e sociali. Ma quali sono esattamente le emozioni e i messaggi sociali che siamo in grado di comunicare attraverso un abbraccio? Analizzando i più recenti studi scientifici internazionali, gli autori dimostrano come il modo in cui viene fisicamente realizzato un abbraccio - e vengono disposte e mosse le mani - può aiutarci a decifrare il tipo di emozione che la persona vuole trasmetterci. E spiegano come il sostegno sociale che fornisce l'abbraccio stimola il rilascio di grandi quantità di ossitocina - il famigerato "ormone dell'amore" - con importanti ripercussioni su tutte le dimensioni-chiave della nostra salute e del nostro benessere. Questo saggio, però, va anche oltre. Parla del modo in cui alcuni disturbi mentali - come l'autismo e l'aptofobia - possano compromettere la capacità di stabilire un contatto fisico positivo con le altre persone, per arrivare a raccontare dei prototipi e delle tecnologie che i ricercatori stanno cercando di sviluppare per consentirci di ricevere e trasmettere la sensazione di un abbraccio anche a distanza di migliaia di chilometri.