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Nel XIX secolo il Veneto vive l'esperienza della guerra napoleonica e asburgica, il cambiamento repentino di regimi e governi, l'alternarsi di rivoluzioni e restaurazioni, che inquietano i ceti politici e immiseriscono le popolazioni. In questo clima di "tanta descontetezza e poca speranza" la terza guerra d'indipendenza, il distacco da Vienna e l'annessione della regione al Regno d'Italia segnano una cesura risolutiva nel processo storico, tra fattori interni e internazionali che si intrecciano in modo convulso. Nel volume vengono esaminati questi e numerosi altri temi, fra i quali: l'eredità della Repubblica di San Marco, il plebiscito dell'ottobre 1866, il dibattito parlamentare, le elezioni politiche e amministrative, le varie espressioni dell'opinione pubblica. Altre indagini riguardano le forme istituzionali del credito e del risparmio, la finanza pubblica, il ruolo dell'Adriatico intorno al 1866, la politica estera dopo l'unificazione e le relazioni austro-italiane. Il periodo storico esaminato, attraverso l'utilizzo di fonti archivistiche, è sufficientemente lungo per cogliere - accanto a permanenze profonde - cambiamenti incisivi che investono la società locale.