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La vita quotidiana per il suo essere routinario si dà per scontata, la cerimonia rappresenta invece l'eccezione, un evento unico in un determinato spazio temporale, che accompagna e caratterizza le tappe della vita sociale e/o personale stabilendo a volte una serie di scadenze prevedibili, altre occasionali che delineano comunque la storia culturale e sociale di un Paese e il suo livello di civilizzazione. Proprio l'eccezionalità della celebrazione di un evento è il momento culminante della vita sociale, ne conferma le tradizioni, conferisce continuità alla società stessa pur adeguandosi alle trasformazioni socio-politiche-culturali in atto. In una società ben strutturata la cerimonia è il punto di arrivo della vita sociale con i suoi stadi formali atti a collegarsi alla tradizione e proiettarsi verso il futuro. Per questo la cura della cerimonia viene affidata a figure di riferimento, i cerimonialisti, che nella modernità rappresentano una nuova professionalità, a garanzia di una perfetta organizzazione di un evento celebrativo, commemorativo, a volte con caratteristiche di interculturalità che richiede una specifica capacità di mediazione tra la committenza e i destinatari. I rapporti tra gli uomini sono metaforicamente un tessuto il cui ordito e la cui trama sono dati dal reciproco coinvolgimento. La vita sociale è comunque regolamentata e ciò che avviene nella sfera pubblica necessita della presenza di un professionista accreditato. Il volume disegna la cornice della vita sociale ispirandosi al pensiero di Cassirer che definisce la quotidianità e la cerimonialità parti più o meno ristrette o allargate della nostra vita.