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Il tema del rapporto uomo-donna diventa oltremodo urgente da affrontare, soprattutto sulla spinta dei sempre più frequenti episodi di cronaca violenta. Questo saggio, scritto da uno degli psicologi tra i più interessati al tema dell'identità maschile, si propone di ricercarne le radici più profonde. Esse sono rinvenibili sin dall'"alba narrativa" dell'umanità occidentale, e il racconto biblico della Creazione di Adamo ed Eva fornisce il terreno ideale per sviluppare la tesi della profondità archetipica del complesso di inferiorità dell'uomo verso la donna. Il tentativo, sempre più debole e quindi violento, dell'uomo di aggrapparsi ad antichi codici di una superiorità totalmente costruita, deve sfociare in una consapevolezza finale da parte dei due sessi di quanto siano profondi questi codici. Il progetto comune deve essere quello di pervenire a un'affettività reciproca che non risponda solo a pressioni sociali di natura comportamentale, ma che corrisponda ad un'adesione sentita e che si trasmetta naturalmente per via generazionale. Numerosi autori, da commentatori biblici laici a psicoanalisti e romanzieri, aiutano il lettore a seguire "dal vivo" lo sviluppo della tesi del libro.