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Si può insegnare la creatività? Oppure è una predisposizione naturale? Ma in questo caso, quanti la possiedono senza esserne consapevoli? Un manuale per la creatività e la pubblicità nato dopo oltre un trentennio di attività e diversi anni di insegnamento, tenta di spiegare i meccanismi logici e le regole del mestiere. Non pretende di insegnare, al massimo di suggerire, perché la creatività è fatta di contraddizioni, di negazioni, di opposizioni, di innovazioni. Ma molte delle regole di base rimangono, se non altro per essere contraddette. La professione del pubblicitario, inoltre, non è fatta solo di creatività, ma si basa su un bagaglio di norme che è quantomeno necessario conoscere, perché la pubblicità risponde alle necessità delle imprese, ma coinvolge tutta la società. Se questo testo si rivolge direttamente ai giovani pubblicitari e agli studenti, costituisce anche per gli addetti ai lavori l'occasione per riflettere sul ruolo e sui cambiamenti che hanno caratterizzato questa professione negli ultimi trent'anni; cambiamenti straordinari, ma che, sostiene Marco Vecchia nella prefazione al libro, non possono prescindere dalla conoscenza delle tecniche di base.