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La supervisione clinica rappresenta uno dei pilastri sui cui si fonda la formazione psicoanalitica degli allievi in training, ma costituisce anche un supporto nei momenti di empasse di percorsi con casi "difficili" e un monitoraggio di gruppi istituzionali. Dopo un'esauriente cornice teorica, "Conversazione a due voci" presenta un'esperienza esemplare di supervisione di una coppia al lavoro, didatta-allieva, che accompagna le varie tappe di un percorso di psicoterapia psicoanalitica. Come sottolinea Palacio Espasa nell'introduzione, è soprattutto la qualità della relazione interpersonale maestro-allievo che favorisce la trasmissione della tecnica psicoanalitica. L'originalità di questo libro sta proprio nel testimoniare la graduale acquisizione di competenze a partire da una profonda relazione duale che, per osmosi, si estende alla cura del paziente: la supervisione quindi come riconoscimento e costruzione tra ognuno dei due membri separatamente e in coppia. Accogliendo le parole di Claudio Neri, "uno spazio per la differenza tra pari". La narrazione dell'allievo dell'esperienza della supervisione costituisce un ulteriore elemento di ricchezza del testo, un'apertura e uno sguardo dentro l'avventura emotiva della sua formazione nella ricerca di autonomia, autenticità e creatività come persona analitica.