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La recente discussione in sede europea finalizzata all'elaborazione del Piano di azione sull'integrazione dei cittadini dei paesi terzi e, più in generale, il dibattito in molte società europee a seguito della crisi migratoria degli ultimi anni rappresentano un'ottima opportunità per ribaltare, una volta per tutte, la concezione "emergenziale" con cui il tema dell'immigrazione ma, paradossalmente, anche il tema dell'integrazione sono tuttora trattati, sia in Italia che a livello comunitario. Per quanto riguarda l'Italia, la oramai imponente attività di accoglienza spesso non sembra essere orientata all'accompagnamento (accueil) bensì appare una misura a sé stante, quando non legata ad altre logiche. Per godere appieno dei benefici dell'immigrazione sarebbe necessario invece gestire la diversità, che ormai caratterizza la nostra società, tramite un'integrazione più efficace dei cittadini stranieri. Il volume ripercorre l'evoluzione della legislazione europea (principalmente nell'ambito della cosiddetta soft law) e italiana in materia, insieme alle prassi attuate in alcuni Stati membri dell'Unione. Oltre al doppio binario, nazionale ed europeo, l'analisi si articola su più piani fra loro interconnessi - da quello storico-politico a quello giuridico e sociologico - per descrivere i molteplici aspetti che definiscono il quadro dell'integrazione, restituendolo nella sua complessità.