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La Pedagogia Speciale si pone oggi con contenuti trasgressivi e ancora rivoluzionari, perché le prospettive inclusive e solidali che indica appaiono controcorrente rispetto alla tendenza di alcuni a preferire la separazione e la divisione tra "categorie" del genere umano. L'umanità, oggi, ha bisogno di riprendere traguardi umanizzanti che potrebbero generarsi da scelte globalmente condivise, meno individualistiche e più inclusive. La scuola, che da oltre quarant'anni cerca di porsi come contesto accogliente e inclusivo, oggi sente di dover opporre alle spinte avverse che giungono dall'esterno un impegno decisivo e costruttivo verso l'inclusione: questi ideali educativi si esprimono attraverso sfide pedagogiche da cui la scuola non può allontanarsi. Gli apprendimenti e le pratiche didattiche possono indirizzare le azioni inclusive nelle classi, attraverso la partecipazione, la cooperazione, l'interdipendenza e la metodologia laboratoriale. I compiti progettuali che sottendono ai processi inclusivi promossi dalla scuola sono riferibili a due dimensioni, differenti e intrecciate al contempo: una riferita al Piano Triennale dell'Offerta Formativa e al Piano Annuale dell'Inclusività, e una seconda che rimanda alla Programmazione individuale per la classe, al Piano Educativo Individualizzato e al Piano Didattico Personalizzato.