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Il volume propone un percorso di scoperta della figura e del pensiero di Paulo Freire (1921-1997), pedagogista brasiliano, intellettuale esule ed educatore cosmopolita. Nell'ambito della riflessione freiriana, la pratica educativa si caratterizza per la sua valenza emancipatrice e dialogica, tesa ad agire nella storia e cambiare la realtà sociale. Ne emerge un'idea di pedagogia militante, schierata a favore degli "oppressi", ancorata al progetto di una società nella quale le relazioni tra i soggetti possano essere liberate dal millenario rapporto "oppressore-oppresso" e affrancate dallo sfruttamento, dalla discriminazione e dalla violenza. Avvalendosi degli studi di Freire ancora non tradotti in lingua italiana, il volume si rivolge a quanti si occupano, a vario titolo, di educazione, trattando questioni cruciali del dibattito educativo contemporaneo - tra di esse, l'interculturalità, la lotta all'esclusione sociale, l'educazione permanente, il ruolo della scuola nella società - per suggerire una visione non dell'esistente, ma di un "inedito possibile".