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Per lungo tempo il tema delle architetture penitenziarie è stato trascurato dalla cultura architettonica contemporanea. Oggi, che il tema della detenzione è giunto all'attenzione dell'opinione pubblica in maniera più insistente, sempre di più ci si è resi conto della necessità di un sistema penitenziario più efficiente e in grado di produrre cambiamenti positivi nei reclusi. Risulta quindi necessario ripensare l'architettura della detenzione in termini di qualità dello spazio e rispetto della dignità degli individui. La definizione di strutture penitenziarie a trattamento responsabilizzante sembra essere la soluzione più appropriata. Il volume si concentra nell'elaborazione di strumenti organizzativo-funzionali per le strutture a custodia attenuata in regime aperto. Lo studio punta a individuare i principi indispensabili a una progettazione efficace, quali: la localizzazione, il dimensionamento, l'organizzazione spaziale, la tipologia dello spazio abitativo e, ultima ma non meno importante, la razionalizzazione dei flussi interni. Gli elementi chiave individuati sono stati sintetizzati in una serie di criteri progettuali generali con l'obiettivo di risolvere il rapporto tra modello funzionale e struttura tipologica, ovvero tra schema di funzionamento e configurazione planimetrica dell'edificio, nonché il rapporto tra l'edificio e la struttura urbana su cui insiste.