Tab Article
I macrofenomeni sociali sono caratterizzati dall'evidenza di proprietà riguardanti la loro dimensione di insieme, cioè indipendenti dalle proprietà delle unità di azione che li compongono. Ma è più giustificato dire che, in realtà, certe proprietà delle unità di azione rimangono semplicemente nell'ombra, mentre l'autonomia fenomenica del dinamismo macro è sostenibile solo muovendo da un'assiomatica delle unità di azione, che si sostituisce a quelle proprietà. Senza questa operazione analitica, più o meno esplicita, non si spiegherebbe quel dinamismo. Esso presuppone che gli attori si muovano in base a certi criteri, che esso rinforza ma che non sono da esso creati. I macrofenomeni, in particolare, possono assumere due forme, quella dell'aggregazione e quella dell'emergenza, rispettivamente interpretabili in base a un'assiomatica del primato dell'interesse individuale e a quella del primato delle emozioni collettive. Le due linee costitutive dei fenomeni macro portano a modelli di comportamento ugualmente (e paradossalmente) caratterizzati dall'indistinzione. Ne discende, quando è in atto tale orientamento di ricerca, un sostanziale indebolimento dei confini di pertinenza dell'analisi sociologica. Tenendo ferme certe assiomatiche del comportamento, chiunque può effettuare previsioni e simulazioni inerenti a fenomeni di tradizionale pertinenza sociologica. Perché, in base a quelle assiomatiche, gli uomini si muovono come capre.